Consiglio comunale 08/07/10

sabato 3 luglio 2010

Consiglio comunale  8 luglio
Il Sindaco ha convocato il consiglio comunale il giorno 8 luglio alle ore 20,30 con il seguente ordine del giorno:
1. Approvazione verbale seduta precedente;
2. Approvazione rendiconto di gestione esercizio finanziario 2009;
3. Ratifica delibera di giunta n 74 del 27.5.2010: variazione di bilancio per manutenzione straordinaria campo di calcetto;
4. Approvazione regolamento procedimento amministrativo;
5. Approvazione regolamento per l'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi;
6. Individuazione delle zone del territorio comunale non metanizzate; criteri per usufruire della riduzione del prezzo del gasolio e gpl di cui all'art. 8 comma 10 della Legge 488/98 e s.m.i., a seguito della pubblicazione della Legge Finanziaria 2010; conferma e ricognizione.
7. approvazione ordine del giorno per il comune di Camigliano (CE).
INTERVENTI DEL CONSIGLIERE CARMELO PANTE'

Tutti gli interventi di seguito riportati sono stati tenuti nel corso del Consiglio Comunale e sono parte integrante delle rispettive deliberazioni.
sul punto 2)

Come gruppo di opposizione in Consiglio Comunale abbiamo deciso che il primo nostro intervento sul Rendiconto della gestione esercizio finanziario 2009 fosse tenuto da Franco Oddi, vista la sua diretta conoscenza delle vicende amministrative che oggi sono oggetto di discussione.
Condivido appieno tutte le obiezioni sollevate fino a questo momento circa la gestione del bilancio 2009 e, sinceramente, mi chiedo come possano i neo eletti Consiglieri di maggioranza assumersi una grave responsabilità contabile votando favorevolmente per l'approvazione di scelte non loro.
Pur non volendo tornare sugli argomenti già ampiamente trattati da chi mi ha preceduto negli interventi, credo sia doveroso rimarcare che a nostro avviso la gestione economica che emerge dal bilancio 2009 non è stata sicuramente improntata alla trasparenza ed alla oculatezza.
L'analisi dei conti di bilancio sia in entrata che in spesa, presentano numerose zone d'ombra difficilmente comprensibili.
Per il conto di bilancio gestione delle spese poco si capisce per ciò che con codici diversi è indicato come “Prestazioni di servizi”. A questa dicitura sono associate in uscita cifre, anche cospicue, per le quali è piuttosto difficile risalire alla motivazione che le ha indotte.
A titolo di esempio, ma vale per tutte le funzioni di bilancio di spesa, esaminando la Funzione 05 – Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali, non riusciamo a capire quali siano le spese imputabili all'intervento 3 – Prestazioni di servizi (codice 1050203) e dove si possano individuare le cifre spese per le iniziative culturali del Comune o quelle per l'eventuale sostegno alle Associazioni Culturali presenti nel nostro territorio.
Ancora a titolo di esempio l'analisi della Funzione 01 – Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, all'intervento 3 – Prestazioni di servizi (codice 1010203) include le spese sostenute per la difesa legale dell'Ente. Pur avendo provato la disamina e la scomposizione del dato numerico, troviamo una certa difficoltà nel decifrarlo, anche perchè la documentazione formalmente richiesta non ci è stata interamente consegnata.
Peraltro si chiede se non fosse stato tecnicamente possibile imputare i costi sostenuti per il patrocinio legale all'interno Funzione 02 – Funzioni relative alla giustizia, totalmente assente nel nostro bilancio di spesa.
Altro interrogativo da porre è che fine hanno fatto le cifre stanziate per l'incarico di cui alla delibera di G.M. n.150 del 19.11.2009 (Oggetto: Incarico parcheggi località San Nicola). Nella seduta di C.C. Del 15.05.2010 il Sindaco ha dichiarato di non aver dato seguito alla stessa, il che non annulla un impegno di spesa a bilancio per € 20.000,00. Non vorremmo che questa cifra fosse erroneamente portata a residuo per l'annualità 2010, magari con l'obiettivo di garantire un incarico al professionista designato, così come fatto di recente, con dubbia legittimità, quando l'esecutivo ha deciso di utilizzare i € 75.000,00 stanziati per la ristrutturazione della ex Caserma dei Carabinieri, per il completamento delle “Pagliare” avendo la necessità di realizzare un bagno al servizio della zona dei Mulini (delibera di G.M. n.77 del 17.06.2010).
Ma passiamo al conto di bilancio gestione delle entrate. Non siamo riusciti a comprendere il perchè non siano stati nel tempo recuperati alcuni residui di bilancio ed il perchè alcuni di essi non siano assolutamente riportati.
Valga un esempio fra tutti.
Con delibera di G.M. n.134 del 15.10.2009 (Oggetto: Canone di affitto impianti sportivi e case comunali dovute da ARDEA s.a.s. - DETERMINAZIONI) l'amministrazione prende atto formalmente che il gestore degli impianti sportivi e di alcuni alloggi di proprietà comunale non ha provveduto al versamento della cifra di € 2.782,50/anno per le annualità 2007/2008 e 2008/2009 oltre l'annualità in corso 2009/2010.
Tale cifra risulta solo parzialmente tra i residui del bilancio di entrata 2009 come si evince dal Titolo III - categoria I^ - risorsa 3300 Proventi dei centri sportivi (codice 3013300).
Gli amministratori, con scelta non condivisibile, decidono di ridurre con effetto retroattivo i canoni da riscuotere da € 2.782,50/anno a € 1.800,00/anno, recependo le motivazioni addotte dal gestore nella richiesta di riduzione del canone stante la difficoltà di gestione e l'onerosità della manutenzione, aggravatesi con la situazione di disagio economico a seguito dell'evento sismico del 06.04.2009.
La prima riflessione, di carattere generale, deriva dal non comprendere come il terremoto del 2009 abbia potuto incidere sulla gestione degli immobili con carattere retroattivo, sin dal 2007, e soprattutto come si possa accettare la variazione di un contratto in termini sfavorevoli per l'Ente rispetto a quanto sottoscritto il 4 luglio 2005 a seguito di aggiudicazione da gara d'appalto.
La seconda riflessione, di carattere contabile, deriva dal paradosso creatosi in bilancio per l'errata quantificazione del residuo per la risorsa 3300. ARDEA s.a.s., morosa fino alla data della delibera di G.M. n.74 (15.10.2009), a seguito del pagamento della minore cifra di € 5.400,00 a fronte degli oltre € 8.000,00 dovuti, ha prodotto per il Comune una maggiore entrata per € 990,00 (vedasi codice 3013300 Proventi da impianti sportivi).
Con effetto domino questa carenza ha falsato anche il dato della risorsa 4100 codice 3024100, dove probabilmente è ancora riportato a residuo il canone per la gestione degli alloggi comunali per € 557,50/anno (ridotta dagli iniziali € 1.155,00/anno), così come dovuto per le annualità 2007/2008 e 2008/2009 oltre l'annualità in corso 2009/2010.
E' il caso di parlare a questo punto del capitolo 510 codice 3054255 del conto sulle entrate e del capitolo 156 codice 1010601 del conto delle spese
Come Consiglieri di opposizione abbiamo rivolto al Sindaco una interpellanza a risposta scritta lo scorso 10 giugno, avente ad oggetto le modalità di liquidazione degli incentivi all’Ufficio Tecnico Comunale. Non possiamo che ritenere non esaustiva la risposta che il Sindaco ha dato con la sua missiva del 30 giugno 2010 al n.1532 di prot.
Al Sindaco era stato chiesto:
1) quali fossero nello specifico le attività svolte dall'U.T.C. per le quali erano stati liquidati incentivi durante l'annualità 2009;
2) quali fossero state le mansioni avute dall'U.T.C. nelle attività di cui al punto precedente, specificando se queste riguardassero l'appalto di manutenzioni;
3) quale fosse stato l'importo dei lavori definito per ogni attività svolta e la relativa percentuale di incentivo applicata e liquidata.
Tale richiesta di chiarimenti derivava dall'aver esaminato alcune delibere di Giunta ed alcune determine dell'U.T.C. dalle quali emerge una impropria applicazione sia della normativa sui lavori pubblici, sia del Regolamento per il riparto degli incentivi approvato con delibera di C.C. n° 14 del 26/02/2004 tuttora vigente.
E' incomprensibile ciò che il Sindaco asserisce in risposta al punto 3 dell'interpellanza quando dice “Gli importi liquidati per l’annualità 2009 per singolo progetto, corrispondenti ad una percentuale dell’1,34 sull’importo posto a base di gara così come prevede il regolamento per il riparto degli incentivi approvato con delibera di C.C. n° 14 del 26/02/2004, sono i seguenti: (…)”.
Nel dare questa risposta il Sindaco dimostra di non conoscere né la normativa sui Lavori Pubblici né, tanto meno, il già citato Regolamento per il riparto degli incentivi di cui il Comune di Pettorano sul Gizio si è dotato dal 2004.
Il concetto di incentivo introdotto dal legislatore è nato dalla volontà di fare economia sulle attività di progettazione, direzione lavori, ecc., dando la possibilità ai tecnici dipendenti di pubbliche amministrazioni di compiere attività intra moenia con compensi, aggiuntivi rispetto allo stipendio base (i cosiddetti incentivi), da calcolare nella misura massima dell’1,5% dell'importo dei lavori a seconda dell'attività svolta (progettazione, direzione dei lavori, coordinatore per la sicurezza, R.U.P., ecc.).
Con la delibera di Consiglio Comunale n.14 del 26.02.2004 l'Amministrazione di allora decise che “Le quote spettanti al responsabile del procedimento, competono anche per le opere la cui progettazione, e/o direzione lavori e/o coordinamento della sicurezza e/o redazione dell’atto di pianificazione è svolta da professionisti esterni. In tal caso le suddette quote corrispondenti al 67% dell’1,5% quota massima ammessa sono così ripartite: Responsabile del procedimento 50% Tecnico collaboratore 40% Altri collaboratori 10% mentre la restante quota corrispondente alla prestazione svolta da professionisti esterni, costituisce economia”.
Tale previsione, assolutamente non contemplata dalla Legge, è stata frutto di una scelta degli amministratori di allora, oggi assolutamente incondivisibile, che ha consentito legittimamente la liquidazione dell'incentivo per opere non progettate e non dirette.
Tuttavia l'aliquota massima da applicare (per opere di particolare rilevanza tecnica) è dell'1,005% (67% del'1,5%) e non dell'1,34% come sostiene il Sindaco. Peraltro alcune semplici operazioni di calcolo avrebbero palesato al Sindaco che l'aliquota di incentivo applicata e liquidata supera anche l'1,34%.
Desumendo i dati dalle delibere di G.M. n.44/2009 – n.85/2009 – 86/2009 e dalle dalle Determinazioni U.T.C. n.108 del 14.10.2009 – n.95 del 19.08.2009 – n.93 del 14.08.2009, è stata elaborata la tabella esemplificativa seguente riferita a soli tre lavori per cui è stato liquidato l'incentivo nell'anno 2009.

In essa sono riportati:
l'importo dei lavori su cui si presume sia calcolato l'incentivo;
l'incentivo massimo liquidabile da Regolamento (1,005%);
l'incentivo ritenuto congruo dal Sindaco (1,34%);
la percentuale corrispondente all'incentivo realmente liquidato.
Appare evidente come il non aver preso atto di quanto sopra da parte del Sindaco impone la non condivisione del capitolo 510 codice 3054255 del conto sulle entrate e del capitolo 156 codice 1010601 del conto delle spese.


Resta ancora da capire poi come gli importi liquidati a detta del Sindaco per l'annualità 2009 ammontino a totali 10.328,65 euro, non avendo riscontrato nessuna corrispondenza di tale importo con i capitoli di bilancio poc'anzi riportati e con le relative stampe del programma informatico di gestione utilizzato dall'Ente.
sul punto 3)

Oggetto di discussione è la ratifica della delibera di Giunta Municipale n.74 del 27.05.2010, notificata e consegnata allo scrivente capogruppo -unitamente ad altre- solo dopo formale diffida scritta del 1 luglio scorso.
Auspico che un fatto di tale gravità non imponga allo scrivente il ricorso alle Autorità competenti per invocare il rispetto del diritto di informazione dei capigruppo.
Certo è che ancora una volta la documentazione dovuta o richiesta viene fornita alla opposizione in Consiglio Comunale o in maniera incompleta o oltre i termini previsti dalla Legge.
Abbiamo sentito dal Sindaco che la ratifica a questa variazione di bilancio viene chiesta per procedere alla manutenzione straordinaria del campo di calcetto per un costo massimo di 2.700,00 euro oltre IVA.
Per quanto ci è dato di sapere i lavori di realizzazione della nuova recinzione del campo di calcetto sono stati già eseguiti il che, di fatto, renderebbe la ratifica che si chiede in questa sede una mera formalità, ma così non può essere.
La convenzione stipulata tra il Comune di Pettorano sul Gizio e la Società ARDEA il 4 luglio 2005 inspiegabilmente non include tra gli impianti sportivi di cui al punto 2.1 anche il campo di calcetto del capoluogo, determinando così una ingiustificabile mancanza di controllo della struttura. Tale condizione, unita alla totale assenza di interventi manutentivi, ha probabilmente indotto negli anni il depauperamento irreversibile della rete in metallo zincato plastificato posta a protezione del rettangolo di gioco.
Non si può giustificare l’abbandono a se stesso di un bene pubblico ed ancor più inacettabile è il dover verificare che la previsione del bilancio di spesa 2010 appena approvata dalla sola maggioranza (seduta di Consiglio Comunale del 15 maggio 2010) prevedeva per il “settore sportivo e ricreativo” una spesa di soli 100,00 euro (capitolo 1784 al codice 1.06.02.02).
La ratifica della scelta della Giunta Comunale di prelevare 3.240,00 euro dal capitolo 2013 codice 1.08.01.03 (funzione viabilità e trasporti) per poi integrare il già citato capitolo 1784 al codice 1.06.02.02, significa avallare una errata previsione di spesa 2010 sottoscritta dalla maggioranza in Consiglio Comunale appena 12 giorni prima.
Il deterioramento di una rete di recinzione metallica non è sicuramente da considerare un evento imprevisto dell’ultimo periodo e il non aver previsto la sua sostituzione è solo l’ennesima dimostrazione della mancanza assoluta di programmazione.
Chiediamo inoltre al Sindaco di relazionarci circa gli atti gestionali compiuti dall’U.T.C. per l’affidamento a trattativa privata della fornitura, così come previsto nella delibera di G.M. n.74 del 27.05.2010, precisando in che modo e con quali maestranze si è proceduto alla messa in opera della recinzione.
sul punto 5)

L'argomento all'ordine del giorno è l'approvazione di un “Regolamento per l'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi”. Di fatto, però, veniamo chiamati a deliberare la costituzione di un UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (art.14 comma 1: E' istituito ai sensi dell'art.11 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n.165, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) ).
“L’attivazione di un servizio di relazioni con il pubblico rappresenta un percorso di cambiamento organizzativo che richiede un’attenta progettazione, sia in fase strategica, sia in fase operativa. Affinché il nuovo servizio sia effettivamente in grado di rispondere alle esigenze di semplificazione e miglioramento della relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini, infatti, l’Ufficio deve essere pensato e realizzato in funzione delle specificità che caratterizzano il contesto di riferimento. Il pacchetto di servizi, gli strumenti operativi, i processi di lavoro, le professionalità impiegate, persino la logistica e l'arredamento, devono dunque essere incardinate all’interno di un progetto organizzativo complessivo in cui i singoli elementi contribuiscono in modo sinergico all’assolvimento di funzioni definite e obiettivi organizzativi prestabiliti. In alternativa, ciò che si configura come una grande potenzialità, in termini di miglioramento dell’accesso ai servizi, può rivelarsi poco più che uno sforzo inutile, che costringe a modificare gli assetti organizzativi interni senza tuttavia produrre i risultati sperati.” (fonte Dipartimento della Funzione Pubblica del Governo Italiano).
Non ci è sembrato che questa amministrazione abbia fatto progetti o abbia ottimizzato i servizi offerti ed inoltre sarebbe interessante capire con quali delle professionalità presenti in organico intendiate attivare l'U.R.P., a meno che non vogliate incrementare il numero delle consulenze esterne con conseguente aumento delle spese di gestione dell'Ente.
Ciò che è certo è che fino ad ora ci siamo recati in Comune nella speranza di trovare il responsabile di un servizio e di ricevere attenzione da questo; ora ci si chiede di rivolgerci all'U.R.P., al quale dovremo rendere immediatamente esplicito il motivo della richiesta di accesso agli atti. Questi a sua discrezione, qualora ritenga lecita l'istanza proposta, potrà designare un Responsabile del procedimento che avrà 30 giorni per rispondere. Qualora non lo faccia, valendo il silenzio rifiuto, l'interessato dovrà rivolgersi al Difensore civico, che a sua volta potrà pronunciarsi entro trenta giorni. Se non lo dovesse fare ....... Vi sembra un discorso accettabile per Pettorano?!
Questa è la trasparenza che volete dare alla vostra azione politico-amministrativa? In questo modo intendete chiedere e ricevere la collaborazione dei cittadini?
Ciò che è certo è che questo non è, e non può essere, un modello di amministrazione “condiviso” con l'opposizione.
Ancor meno condivisibile è la volontà di questa amministrazione di regolamentare l'accesso ai documenti per i Consiglieri Comunali (art.35), magari trovando un sistema per evitare l'accesso ai documenti storici di archivio o rendendone la consultazione e la richiesta di copie più difficoltosa o impossibile.
Evidentemente la pazienza dimostrata dallo scorso aprile ad oggi da questa opposizione nell'accettare che la documentazione dovuta e/o richiesta fosse consegnata oltre i termini previsti dalla Legge, non è bastata.
Così come non è bastato che, pur non essendo tenuti a farlo, allo scopo di evitare una “perdita di tempo” per i dipendenti comunali, la documentazione richiesta sia stata fotocopiata direttamente da noi Consiglieri, non senza aver prima prodotto una regolare richiesta scritta ed atteso la presenza del Segretario in Comune per la necessaria autorizzazione.
Più che essere chiamati all'approvazione di questo regolamento, ci saremmo aspettati che l'Albo pretorio fosse tenuto con maggiore attenzione, vedendo magari pubblicate le delibere di Giunta e di Consiglio. O magari che si fosse creato un Albo pretorio telematico che desse la possibilità ai Consiglieri di consultare la documentazione pubblicata. Ma così non è (sic!).
Ciò che traspare è la volontà dell'amministrazione di rendere solo più complicato l'accesso agli atti, che, sia chiaro, continueremo a pretendere nel sacrosanto diritto di informazione che ci compete. Sia altrettanto chiaro che da oggi il mancato rispetto delle norme o qualunque ritardo sui tempi di rilascio della documentazione dovuta all'opposizione o di quella richiesta dai suoi Consiglieri non verrà più tollerato.

7 risposte:

Anonimo ha detto...

Udite udite, iniziano i festeggiamenti per i grandi elettori della lista Il Mulino.
Si inizia con lex sindaco Benigno Suffoletta, per poi passare ai rumeni e ai polacchi.
Di seguito sara' la volta di Raffaele di Pietro, detto anche il rosso volante (Come scordarsi di lui).
Mi domando e dico : "A chi tocchera' la prossima volta? " Ai posteri ardua sentenza.

Un Invitato poco gradito

mariolino ha detto...

Il Sindaco deve pagare dazio, tutto quello che stà accadendo a Pettorano nel post elezione sono solo i ringraziamenti a suon di euro( della collettività) ai propri elettori,quindi per ogni fascia sociale gli si trova l'adeguato ringraziamento, si fà tagliare qualche filo d'erba,si da qualche incaricuccio, eed infine si fanno le feste ad una persona che compie 80 anni,"ricordo che ci sono centenari che le feste non sono state fatte".Si potrà dire ma "ha fatto il sindaco?"
Certo che ha fatto il Sindaco,ma è stato eletto da una parte dei cittadini e non da tutti,quindi josè o chi per lui poteva asternsi da fare questa pagliacciata.

Anonimo ha detto...

siamo tornati indietro di 20 anni quando i comunisti della lista tre spighe utilizzavano la gestione del Comune per fare rappresaglie contro chi non li aveva votato e favorivano chi li aveva votati.E' il caso di bonignuccio ,nino suffoletta, che non è bastato il fatto che per Pettorano non ha mai fatto nulla, ha solo preso senza dare, ha trasferito il suo fantomatico premiuccio a Roccaraso perchè cacciato dall'amminsitrazione Marzuolo da Pettorano. Ed oggi... cosa non farebbe Iosè per tre voti. Ma si sa chi i voti non c'è li ha, lui che non se li è mai guadagnati.....se li procura con i soldi nostri(300 euro del Comune cioè dei cittadini).Cosa altroci aspetta?

peppino ha detto...

prendo spunto dall'ultimo intervento :che cosa altro ci aspetta? Questa amministrazione insensibile, irriguardosa,irrispettosa che tratta i cittadini a seconda dell'appartenenza e ceto siale si è ben guardata dal fare le pubbliche condoglianze per i dipendenti comunali deceduti(Pietro De Crescentiis- operatore ecologico e Lucia D'Amato-bidella)mentre si è affannata a fare le condoglianze per la morte udite udite del suocero di un inesistente assessore comunale o di fare le condoglianze per la morte del padre di un già assessore.Non ha fatto gli auguri per un centenario mentre si sono affannati a dare gli auguri a uno che 80 anni li ha fatti nel mese di maggio . Incomprensibili atteggiamenti o invece molto comprensibili ma di basso livello e molto grossolani o pensano che abbiamo l'anello al naso? Che cosa ci si può aspettare da tanta rozzezza e scarsa considerazione del prossimo? ha ragione chi mi ha preceduto :atteggiamenti comunisti che ci riportano indietro negli anni bui quelli del regresso delle faide delle liti e delle rappresaglie.Ma se saremo tutti uniti riporteremo la democrazia ed il rispetto che ci stanno togliendo-

Anonimo ha detto...

attenti ai comunisti vi potrebbero mangiare

Anonimo ha detto...

giose' sindaco
franciosa vice
marzuolo primo eletto,
che c'entrano le tre spighe?
sveglia!

Anonimo ha detto...

ha ragione l ultimo intervento
quali comunisti? chi amministra a pettorano non sono i comunisti.i <comunisti< (pd come molti dell opposizione.........)ormai portano 2 persone edi piu non ce la fanno a fare votare
parliamo chioaro amministrano i nostri vecchi amici