Il 27/04/12 al Consiglio Comunale è stato deliberato l'annullamento in autotutela delle delibere del 17/02/12 dell' adozione variante generale al P.R.G.
Per la prima volta al comune di Pettorano Sul Gizio è accaduto un evento così grave e così importante a causa di una dichiarazione mendace di un consigliere di maggioranza. Questo ha creato un clima di tensione tra i consiglieri di maggioranza che ha spinto il capogruppo ad un attacco verbale nei confronti del consigliere di minoranza Floriano Tortis.
Quest'ultimo ci ha chiesto di pubblicare la lettera che segue:Caro Carmelo
Ti ringrazio per la solidarietà espressa, ma il fatto che mi è accaduto ha messo in evidenza, qualora ce ne fosse stato bisogno, della vera natura del consigliere comunale Antonio Carrara.
E’ ovvio che le posizioni ed i ruoli di ciascuno sono diversi. Da una parte la maggioranza, dall’altra l’opposizione.
In questo quadro dovrebbe svolgersi una dialettica politica improntata alla ricerca del bene comune. Cosa è invece accaduto ieri sera?
In occasione della discussione dei punti posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale riguardanti anche l’annullamento della delibera di adozione del Piano Regolatore Generale, condividendo le motivazioni ampiamente espresse da tutti gli altri consiglieri di opposizione, stavo lasciando educatamente, come è mio costume, l’aula consiliare per consentire alla maggioranza di trovare, da sola, il sistema per uscire dai pasticci da loro stessi combinati intorno all’adozione del Piano Regolatore.
E’ noto a tutti che lo stesso è stato adottato, nella seduta del 17 febbraio 2012, dal Sindaco e da soli 4 Consiglieri Comunali, il numero minimo previsto dalla legge:
Antonio Carrara
Antonio Filippi
Pasquale Orsini
Stefano D’Amico.
Tutti gli altri consiglieri, correttamente, avevano dichiarato di avere terreni ricadenti nel Piano e pertanto, secondo la legge, non potevano partecipare alla votazione.
Come ben sai, controllando le cartografie, ci siamo accorti che due consiglieri comunali che avevano partecipato al voto, erano in una posizione “anomala”:
il Carrara non avrebbe potuto, a mio giudizio, partecipare al voto, in applicazione della norma giuridica generale prevista dall’art. 78 del Testo Unico Enti Locali per avere terreni di parenti nel Piano;
il Filippi, per avere presentato una dichiarazione sostitutiva che non indicava il possesso di terreni ricadenti nel Piano.
Tanto è vero che l’Amministrazione, sia pur tardivamente, è stata costretta ad annullare l’adozione del P.R.G.
In questo contesto, pur tenendo conto del disagio e del nervosismo degli amministratori comunali, colpevoli di tanta leggerezza nella gestione di un problema di tale importanza per il paese, non giustifico l’attacco che il Carrara mi ha rivolto .
Un attacco alla mia persona che non rientra nella dialettica politica, una provocazione alla quale intendo rispondere politicamente, dopo aver fatto alcune doverose precisazioni:
IL FATTO:
Uscendo dall’assise mi sono sentito apostrofare in malo modo dal Carrara, che mi rivolgeva false accuse riguardanti miei presunti interessi nel Piano Regolatore approvato dalla precedente amministrazione.
Non avendo mai beneficiato, né io né la mia famiglia, di alcuna utilità derivante dal Piano precedente, la cosa mi ha sorpreso e forse, al momento, ho avuto il torto di reagire impulsivamente ad una chiara provocazione fatta da chi, nonostante il più che trentennale percorso politico, è rovinosamente caduto su questo Piano Regolatore e, con arroganza, ha contribuito a tutti i costi, anche violando le norme di legge, a portare a termine l’approvazione di una variante al P.R.G. fuori dalle regole imposte dalla normativa.
Proseguendo sul piano personale ha rincarato la dose rimproverandomi persino il mio aspetto fisico che non sarebbe corrispondente alla sua idea di uomo dotato di intelligenza.
Sinceramente per questo fatto ti confesso che sono rimasto prima “spiazzato” ma poi contento di non piacere fisicamente al Carrara (ci mancherebbe). Mi sono interrogato e ho concluso:
forse mi detesta perché non ho l’aspetto del “TABACCONE”?.
Come sai, nel gergo paesano, tale termine rappresenta una figura di uomo fine, dal portamento distinto ed elegante, con comportamenti virtuosi, caratterizzato da un fine intelletto.
Io sono semplicemente me stesso, anche se confesso di avere altri difetti.
Sono un “semplice” dirigente regionale pubblico, non faccio lo scribacchino alla provincia e non sono stato mai assunto con la legge n. 285/1977;
non ho bisogno, per vivere, di stare per forza in politica, non so infatti “galleggiare” perché sono un uomo libero e non un funzionario di partito.
Il Carrara (ma sicuramente non lo ricorda) ha, nel recente passato avuto la possibilità di continuare a fare, per ulteriori 5 anni, il Presidente della Comunità Montana grazie a mia moglie. Da lui non mi aspettavo certo riconoscenza e tanto meno il rispetto di una parola data ma nemmeno l’aggressione personale gratuita.
Ritornando alle motivazioni politiche, mi rendo conto che al Carrara, dopo aver collezionato politicamente tante sconfitte consecutive, non sembra vero di far parte, finalmente, di una maggioranza.
Il fallimento dell’adozione Piano Regolatore ha fatto evidentemente riemergere la vera natura dell’uomo dal quale mi distinguo per moralità, rispetto degli altri, educazione, professionalità.
Il resto sono chiacchiere.
Carmelo, questa vicenda che sicuramente causerà disagio ai tanti interessati al PRG ha un grande significato politico: che non ci eravamo sbagliati nel combattere questi amministratori, superficiali, opportunisti, dannosi per il nostro paese e ci sprona a continuare sulla strada intrapresa a tutela di tutti i cittadini e non solo di alcuni.
Floriano Tortis