PETIZIONE AL SINDACO DELL' ASSOCIAZIONE " ANZIANI"

martedì 8 febbraio 2011

I soci dell'associazione "Anziani" hanno presentato una petizione al Sindaco di Pettorano sul Gizio per richiedere un incontro al fine di chiarire la situazione che si è creata per l'immobile di proprietà del Comune dove l'associazione ha sede.

Riportiamo il   testo integrale della comunicazione fatta al Sindaco. 


Al  Signor                       
Sindaco  di
Pettorano sul Gizio
I sottoscrittori della presente,  soci dell’associazione  “Anziani” , si pregiano portare all’attenzione della S.V. quanto segue:
Non abbiamo condiviso le modalità con cui l’immobile utilizzato  ininterrottamente da circa 20 anni  dalla nostra associazione,   senza   problemi  rilevanti con le varie amministrazioni che si sono succedute , è stato messo a disposizione anche di un gruppo di ragazzi con i quali con  Vs. del 20/01/2011 ci si chiedeva una pacifica convivenza.
Infatti ancor prima che  tra la nostra associazione e la S.V. fosse stata acclarata questa pacifica convivenza i ragazzi già occupavano il suddetto immobile. 
Considerato che in quei locali la nostra associazione depone materiali di vario genere e considerato  che è stato mantenuto sempre in ottime  condizioni, in rispetto del beneficio accordatoci, ci saremmo aspettati , prima che altri vi entrassero l’ispezione  dei locali e la sistemazione dei materiali.
Questo Vs. atteggiamento mortifica la nostra associazione, una delle poche in Abruzzo  formata da anziani e che  fa qualcosa per gli anziani.  Questi anziani di cui tutti si riempiono la bocca ma che poi alla prima occasione vengono bistrattati come  in questo caso.  Infatti non si può negare che a Pettorano tutte le associazioni dispongono di locali ma guarda caso chi si prende di mira noi: gli anziani.
Ciò nonostante con lettera del 2 Febbraio,  a firma del nostro Presidente Marta Leone , volevamo venire incontro alle necessità del paese, accettando una impossibile convivenza , considerate le 2 estreme età.
Ma quello che ci ferisce è che senza nessuna risposta alla nostra missiva e senza nessun accordo preventivo in merito,  Lei ha già fatto utilizzare a nostra insaputa i locali in questione.
Lei è il primo cittadino del nostro paese e può disporre delle cose , ma non senza passare attraverso il rispetto delle regole e soprattutto non calpestando la dignità e il rispetto di noi cittadini che gratuitamente e con sacrificio ci adoperiamo per il paese.
Pertanto, ribadiamo la nostra disponibilità ad addivenire a qualsiasi accordo purchè ci si confronti in una maniera civile definendo con chiarezza e le modalità e le regole per ognuno.
Confidiamo sul suo buon senso e restiamo in attesa avere  un incontro al fine di chiarire questa spiacevole vicenda. Distinti saluti.
Pettorano sul Gizio  lì  05/02/2011


32 risposte:

Anonimo ha detto...

Guarda caso si prendono di mira le 2 associazioni ( pro loco ed anziani ) formate da volontari che credono nel paese e in un suo futuro ( se ci sarà ancora con questa amministrazione ). Si tralasciano volontariamente gli altri...... poco volontari......

Anonimo ha detto...

All'anonimo precedente.
Perchè citi la pro-loco?
Ci sono problemi anche lì?

Anonimo ha detto...

Sì, la pro loco non paga l'affitto al comune.

Anonimo ha detto...

L'associazione anziani dovrebbe essere un esempio perchè è sempre impegnata dando svago e divertimento ai suoi associati avendo un ruolo importante a livello sociale.La cosa che trovo assurda e questa poca considerazione nei confronti di chi dovrebbe essere appoggiato e sostenuto proprio dall'amministrazione.

Anonimo ha detto...

Qualsiasi siano le motivazioni per queste decisioni la cosa più grave e la totale mancanza di rispetto per gli anziani.

Il selvaggio ha detto...

Ho letto la lettera scritta al sindaco e se ho capito bene come sono andate le cose mi sembra che il sindaco è stato veramente scorretto, perchè è vero che i locali sono del comune ma se sono stati dati in uso all'associazione prima di mandarci altre persone avrebbe dovuto mettersi d'accordo e informarli. Anche a casa nostra se abbiamo un ospite prima di entrare nella stanza in cui lo ospitiamo penso che bussiamo.
Questa si chiama educazione.

Carla ha detto...

Noi comuni cittadini non conosciamo i regolamenti comunali. Sarebbe però interessante sapere se tutte le associazioni come il Muretto e la De Stephanis pagano l'affitto e capire anche la gestione di questi locali assegnati. Chiedo all'opposizione di fare chiarezza.

Anonimo ha detto...

Ma questi ragazzi perchè devono avere dei locali dal comune? Ma questo sindaco da i locali a chiunque li chiede? E se è così perchè non vengono dati anche ai ragazzi delle frazioni?

Anonimo ha detto...

Piuttosto alle frazioni perchè non utilizziamo la scuola anche per gli anziani?

I ragazzi interessati alla stanza ha detto...

Iniziamo nel dire che a rispondere siamo noi ragazzi di pettorano che ci siamo interessati nel richiedere questa stanza in assenza di un locale dove poterci incontrare. la scelta è ricaduta su questo locale poichè scarsamente utilizzato dall'associazione anziani senza volerne privare l'uso della stessa. il futuro del paese viene portato avanti dai giovani e non dagli anziani e ci dispiace che queste persone non appoggino l'idea di condividere la stanza. la richiesta che abbiamo proposto è stata fatta in seguito ad un bisogno di noi ragazzi e crediamo che la politica in questa situazione non debba rientrarci assolutamente. Inoltre noi, a differenza di tutte le persone, che hanno commentato, non usiamo l'anonimo.

Anonimo ha detto...

Però cerchiamo di essere precisi: nella sua scorrettezza non mi pare che il sindaco abbia concesso ai ragazzi di occupare la stanza senza prima comunicarlo all'ass anziani, nè che i ragazzi l'abbiano già occupata. Infatti ad oggi dentro la sede ancora ci entra nessuno. Queste sono le informazioni che mi arrivano.

socio anziano ha detto...

Partendo dal presupposto che tutti i cittadini sono uguali e che tutti devono avere gli stessi diritti e le stesse occasioni, dai giovani agli anziani ecc.ecc., penso che il problema non risieda nè nei giovani nè negli anziani bensì nell' incapacità che ha questa amministrazione di governare.Infatti il sindaco si comporta come un podestà, e quì comando io, non rispetta nè le leggi nè le persone. Rispetto a questo problema allora bene avrebbe fatto il resto dell'amministrazione se avesse riunito tutte le associazioni di volontariato, che grazie a loro mantengono vivo il paese,per riorganizzare e decidere nuovi assetti e nuove locazioni. E quando dico tutte mi riferisco a tutte quelle che sono in regola sia con le norme dei loro statuti che di altre che regolano la materia. Ma ciò non è avvenuto e si è creato un brutto clima ed una brutta situazione.Chi ci rimette? Ancora una volta il paese, noi cittadini.
Ci vogliono privare anche del diritto di associarci, di stare insieme e di organizzarci per vivere meglio la nostra condizione di giovani ed anziani.Perchè sia ben chiaro: che possano convivere le due età non è così facile. E' perciò giusto che ognuno abbia i propri spazi.A proposito che fine ha fatto la biblioteca comunale? Non potrebbe essere la giusta e naturale soluzione al problema?

pasqualino ha detto...

Ho letto della Pro Loco che non paga l'affitto. L'associazione anziani,il Muretto,l'associazione de Stephanis pagano l'affitto? La domanda la rivolgo all'opposizione che non è ancora intervenuta su questo problema.

un socio dell'associazione anziani ha detto...

Ho firmato la lettera che il nostro presidente ha scritto al sindaco.
Quello che ci ha riferito Marta è questo: ha ricevuto una lettera dal sindaco che ci ha fatto leggere dove si dice che i locali devono essere condivisi con questo gruppo di ragazzi che ne ha fatto richiesta. A questa lettera lei ha risposto che per andare incontro alle necessità di questi ragazzi era disposta a dare la prima stanzetta e cercare di sistemare tutte le cose che ci stanno dentro a quella dietro. Però aspettava una risposta dal sindaco per vedere se accettava e vedere come fare per questa nuova situazione. Una mattina si è recata a Pettorano per vedere se tutte le cose dentro quella stanza ci entravano e ha verificato che nella stanza non ci si entra più perchè troppo piccola. Quella mattina però ha dimenticato la chiave allora è andata al comune e si è fatta dare la doppia chiave. Però visto lo stato agitativo in cui si trovava ha dimenticato di restituirla. Il giorno dopo è stata contattata telefonicamente dal sindaco il quale gli imponeva di riportare immediatamente la chiave perchè i ragazzi che erano lì vicino a lui non potevano entrare.
Inoltre alcune persone di Pettorano gli riferivano che i ragazzi già andavano nella sede.
Marta ha riconsegnato la chiave del comune insieme alla lettera sottoscritta dai soci.
Noi abbiamo chiesto un incontro al sindaco che speriamo ci ononerà di darci per chiarire questa situazione. La politica non c'entra niente e nessuno ce l'ha con i ragazzi.

Pegaso ha detto...

Cari ragazzi perchè siete così risentiti nessuno discute che voi abbiate fatto questa richiesta per una vostra necessità.Ma questo vostro intervento mi mette tristezza.In un paese piccolo come il nostro pensavo ci fossero valori familiari più forti."Queste persone"come le chiamate voi sono i vostri nonni,i vostri zii o qualche persone anziana che incontrate a passeggio per il paese.Pensate veramente che possano avere qualche risentimento per voi?Qui si discute di un problema diverso,di un modo d'agire discutibile del primo cittadino.Certo che i giovani sono il futuro e per questo dovevate sostenere quest'associazione chiedendo spiegazioni e facendo in modo che tutto si svolgesse con il rispetto di entrambe le parti coinvolte.Dobbiamo rispettare chi prima di noi ha lottato perchè oggi siamo quello che siamo.Così giovani già parlate di politica ma non usatela per dividere usatela per far funzionare le cose come il rispetto per le regole che siano uguali per tutti.

Anonimo ha detto...

Cari ragazzi è vero che il futuro è dei giovani ma non senza la saggezza e l'esperienza degli anziani.

A questo proposito mi piace citare il pensiero di Cicerone:

Le diverse età non hanno gli stessi doveri: altri sono i doveri dei giovani, altri quelli dei vecchi. A proposito di questa distinzione conviene perciò dire qualche cosa. E' dovere del giovane rispettare gli anziani, scegliendo tra essi i più specchiati e stimati, per appoggiarsi al loro autorevole consiglio; perché l'inesperienza giovanile ha bisogno di essere sorretta e guidata dalla saggezza dei vecchi. E soprattutto bisogna tener lontani i giovani dai piaceri sensuali, ed esercitarli nel tollerare le fatiche e i travagli dell'animo e del corpo, sì che possano adempiere con vigorosa energia i loro doveri militari e civili. E anche quando vorranno allentare lo spirito e abbandonarsi alla letizia, si guardino dall'intemperanza e si ricordino del pudore; cosa che riuscirà loro tanto più facile se non impediranno che a ricreazioni di tal genere assistano gli anziani

Uno dei ragazzi ha detto...

Vorrei solo chiarire alcune questioni:
-Non stiamo cercando di privare un'Associazione come quella degli Anziani di una sede, abbiamo solo richiesto una stanza per riunirci durante la giornata. Come affermato anche in precedenza la condivisione dell'immobile, per noi, non è un problema.

-Se è stato riferito che noi ragazzi frequentiamo già l'immobile è una falsità assurda. Solo uno di noi è entrato per vedere la stanza assieme ad un funzionario comunale, che l'ha aperta e all'uscita la sala è stata chiusa e le chiavi riposte.

-Non capisco cosa ci rientrino le altre associazioni con una questione che riguarda il gruppo dei giovani, l'Associazione Anziani e il comune.

-Nessuno ha vietato ai ragazzi delle frazioni di far parte dell'iniziativa.

-Caro Pegaso, noi rispettiamo i più anziani e sappiamo che, rispetto a un gruppo di giovani, hanno più esperienza, ma se entrambi eravamo d'accordo sul fatto di condividere la stanza perchè si è creato tutto questo caos? Infine, nel nostro intervento, abbiamo solo affermato che la suddetta questione è caratterizzata solo da ragioni politiche, e di questo sono pienamente convinto.

-Caro "Il Selvaggio", è giusto che prima di entrare si chieda il permesso, ma prima di criticare e commentare si dovrebbero sapere i fatti per come sono accaduti e non per come le persone li rielaborano. Questa penso si chiami maturità.

Anonimo ha detto...

“LA REPUBBLICA” di PLATONE"
(LibroVIII)

“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia”.

Alle parole di un grande uomo quale Platone vissuto più di 2400 anni fa voglio aggiungere: non vi sembrano attuali queste parole? Il giovane prima di potersi definire il "FUTURO", deve costruire il PRESENTE.

Il selvaggio ha detto...

A uno dei ragazzi.

Grazie per avermi dato dell'immaturo.
Stai mettendo in discussione i fatti riferiti dal Presidente dell'associazione anziani.

A questo punto mi auguro che ci sarà presto questo incontro con il sindaco così sapremo come sono andati veramente i fatti.

una giovane delle case sparse ha detto...

Si potrebbe sapere quali sono le iniziative di questi ragazzi?

Anonimo ha detto...

Caro il mio ragazzo
ma secondo te perchè se una comunità dispone di qualcosa poi la disponibilità di questo qualcosa viene cambiata, non solo, ma deve essere condivisa con un'altra comunità, mi spieghi perchè il richiedere chiarezza onde evitare future problematiche per l'effetto della convivenza è solo ragione politica? Io penso che dovrebbe essere soprattutto interesse del sindaco stabilire regole precise per salvaguardare e l'immobile e la convivenza.
Mi dispiace, ti permetti di dare lezioni a tutti ma poi non capisci l'essenza delle cose.
Forse il vero politico sei tu nonostante l'età...

un'altro dei ragazzi ha detto...

allora io nn mi metto a parlare italiano corretto tanto mi capirete, noi ragazzi non siamo mai entrati in quella stanza e vorrei chiarire questa e altre situzioni con tutte le persone che hanno postato commenti, anche con una riunione, e continuo col dire che noi ragazzi siamo gli unici uniti in questo paese e non ancora separati dalla politica.. e poi chi deve protestare, chi gli viene data una stanza o chi gli viene tolta??

Anonimo ha detto...

Nn c'è il min dubbio, protesta "chi gli viene tolta". Xò nn kapisco ke vuoi dire: frs ke sn cavoli di "chi gli viene tolta" e ke a voi giovani (ke siete "chi gli viene data") nn ve ne potrebbe fregare di -? Dimmi ke mi sn sbagliato, x favore.

un'altro dei ragazzi ha detto...

non ho certo detto questo ma noi giovani sono quattro anni che chiediamo una stanza e nessuno ci ha mai accontentati, perchè proprio ora che l'abbiamo dovremmo lasciarla, invece di stabilire un semplice calendario?? P.S: non c'è bisogno che scrivi come noi giovani solo per prendermi in giro!

cittadino qualunque ha detto...

alla fine siamo tutti d'accordo sul fatto che giovani ed anziani possano convivere calendarizzando le frequenze.credo che su questo non ci sono dubbi tanto è vero che gli anziani hanno proposto loro il tipo di convivenza. il problema non è questo ma è di altro tipo:
di metodo, di rispetto delle persone,tutte,vecchi e giovani, delle regole generali e non discriminanti di attribuzione di locali pubblici,ovvero appartenenti a tutti,degli atti amministrativi necessari.
sono gli atti che bisogna pretendere per sgomberare il campo dagli equivoci e per trasparenza.

Anonimo ha detto...

Nella convinzione che chiunque possa sbagliare ho riletto la petizione e i vari commenti dove non c'è in alcun modo un coinvolgimento di voi ragazzi.La petizione è stata firmata dai soci dell'associazione di idee politiche diverse.Quindi perchè si vuole a tutti i costi attribuire ad ogni rivendicazione un motivo politico?Anch'io ho dei figli vostri coetanei e comprendo cosa smuove i vostri animi ma nei pensieri di tutti noi c'è solo la vostra tutela.Questo problema lasciatelo risolvere da chi ha il diritto di farlo.

un altro dei ragazzi della stanza ha detto...

basta a parlare male del sindaco, siamo giovani si, ma abbiamo capito che tutte queste storie vengono fatte semplicemente perchè voi per ogni minima stupidaggine mettete di mezzo la politica e non perchè ve ne importa qualcosa della stanza. Piuttosto prendete esempio da noi ragazzi che siamo tutti uniti e non ci lasciamo dividere dalla politica

ettore ha detto...

Io sono un osservatore neutro, ma dalla lettura dei commenti chi la sta buttando in politica e qualcuno che si nasconde dietro il nome di "un altro e un altro e un altro ragazzo ". Condivido quei commenti nei quali si intuisce che sussiste la volontà di convivenza, ma non il modo in cui è stata imposta.

socio anziano ha detto...

al ragazzo che dice basta parlare male del sindaco mi permetto di rispondere che probabilmente lui è già schierato chiaramente da quella parte se proprio lui che si definisce neutrale (?) non riesce a staccare la politica dal problema.Un sindaco si giudica da ciò che fa e questo sindaco in questo problema ha chiaramente sbagliato.Che corra ai ripari e riconquisti la stima

ragazzo della stanza ha detto...

Ettore vedi di andarlo a fa crede a qualcun' altro che sei neutro

un altro ragazzo della stanza ha detto...

al socio anziano, sinceramente non capisco la tua risposta comunque provo a rispiegarti il mio commento perchè forse l'hai interpretato male. il sindaco secondo me non ha fatto nulla di male perchè ha accontentato noi ragazzi e non ha tolto nulla a voi visto che la stanza non veniva utilizzata spesso e, se leggi la prima lettera spedita al presidente dell'associazione, puoi notare che è garantita la massima disponibilità da parte nostra a non occupare la stanza quando vi sono riunioni dell' associazione anziani. Adesso è chiaro perchè ho scritto "basta a parlare male del sindaco"?. Se c'è ancora qualcosa che non va fammelo notare e ti chiarirò tutto.

socio anziano ha detto...

al ragazzo della stanza rispondo:
il sindaco non si è comportato male ma malissimo e ti spiego perchè:
proprio da lui abbiamo appreso che esiste un regolamento che da i locali a gruppi organizzati legalmente riconosciuti e voi non vi siete ancora aggregati quindi non ci potreste stare e invece ci state anche minorenni;
il sindaco, per cambiare le cose doveva fare una nuova delibera che non c'è ancora, quindi sareste abusivi - Lo dice la legge e la legge è uguale per tutti e vale per tutti altrimenti si fanno i favoritismi e le cose illegali.
Per questo non è un buon sindaco perchè mette in difficoltà voi ragazzi e mette in difficoltà noi anziani, fermo restante la civile convivenza tra di noi.Oltretutto la consigliera onnisciente ha già dichiarato in pubblico che ci volete andare per giocare a carte e fumare...io so che non è così e non può essere così altrimenti sarebbe un covo ma andatelo a spiegare a questi solerti e diligenti amministratori....