Nasce la Comunità dei Produttori del Fiume Gizio

sabato 5 febbraio 2011

Aspettando di celebrare la 50° edizione della Sagra della Polenta, su iniziativa della locale Pro Loco sta nascendo a Pettorano sul Gizio la Comunità dei Produttori del Fiume Gizio per valorizzare e promuovere il paese, la sua cultura, i suoi migliori prodotti quali l’ olio di oliva, la farina di granturco necessaria per la polenta,” i mugnoli”, i fagioli gialli .       Il progetto è nato da un’idea sviluppata  con Slow Food, “associazione no-profit che promuove cibo buono e di qualità proveniente da produzioni che rispettano l’ambiente, tutelano la biodiversità e riconoscono la giusta remunerazione ai produttori”.

Tutti i coltivatori che producono  queste materie prime e  altre ugualmente valide,unitamente ai ristoratori che le trasformano nei piatti tipici, possono contattare la Pro Loco per ulteriori informazioni e per aderire alla Comunità dei produttori del fiume Gizio  che entrerà a fare parte della rete di “Terra madre”, rete delle comunità del cibo, che” riunisce tutti coloro che fanno parte della filiera alimentare per difendere insieme agricoltura, pesca e allevamento sostenibili e per preservare il gusto e la biodiversità del cibo”.

3 risposte:

turista d'estate ha detto...

sono un pettoranese residente fuori ed ho trovato questo sito su internet per cui sto cominciando solo adesso a leggerlo.Mi ha incuriosito questa nascita di Comunità di produttori del fiume Gizio. Ma fatemi capire: a Pettorano si produce? Probabilmente
in un recente passato ma attualmente non mi risulta che ci siano produttori.In caso contrario sarei felice di essere smentito fermo restando che amo il nostro paese ed i suoi difficili abitanti.

Anonimo ha detto...

Anche se sei residente fuori sei comunque pettoranese e dovresti saperlo: a Pettorano quando qualcuno fa qualcosa la prima cosa che gli altri si chiedono non e' se e' una cosa buona o no, ma perche' l'ha fatta e che gliene viene, uno in termini di tornaconto due per elezioni comunali prossime, e non e' importante se si vota tra un mese o tra quattro anni.
Comunque "difficili abitanti" e' bellissimo.

Anonimo ha detto...

L'iniziativa per promuovere alcuni prodotti autoctoni sotto la collaborazione del distretto Slow food di Sulmona è un tentativo da incoraggiare e supportare: la disponibilità a mettersi in discussione da parte di qualche energia giovane oltre a qualche residuale coltivatore diretto è una cosa positiva specialmente se con la collaborazione di una organizzazione come Slow Food che ha dato ampia dimostrazione di grande capacità nella valorizzazione dei prodotti locali. Altre esperienze si sono rivelate velletarie ed non se ne avvertiti risultati positivi per il Paese. Ben vengano iniziative che possono stimolare anche altre attività che facciano uscire Pettorano dalle chiacchiere e dall'utilizzo delle risorse pubbliche che sono servite solo a soddisfare interessi privati invece di produrre riflessi positivi per la collettività.